Secoli di storia ci restituiscono una società in continua trasformazione, i cui vari aspetti non rimangono mai uguali a se stessi, ma subiscono i mutamenti che i tempi impongono loro. Se dovessimo definire un ambito in cui fermenti e battaglie non smettono ancora oggi di agitarsi, indirizzeremmo lo sguardo verso la questione femminile.

Il 25 Novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale Contro la violenza sulle donne, il tema della violenza di genere è ancora oggi molto discusso nel nostro Paese a causa della sua incidenza: in Italia il 31,5% delle donne 16-70enni ha subito una forma di violenza.

 

Quest’anno sono gli studenti e le studentesse della classe III liceo scientifico a scendere in campo con un’intervista dal titolo L’omicidio con l’amore non c’entra. Ecco un breve estratto:

La senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, ha affermato: Interpretiamo i fenomeni come raptus. Non è così. Il gesto della violenza fisica o sessuale, fino alla tragedia dell’omicidio, è l’escalation in una relazione segnata dalla disparità di potere”  …. …. “Serve una rivoluzione civile come nella lotta alla mafia negli Anni Novanta

Sei d’accordo con queste affermazioni?

Sono d’accordo con la senatrice, parlare di raptus fa comodo, è un modo per giustificare il colpevole e semplificare il fenomeno. Tuttavia l’uccisione di un essere umano, uomo o donna, è un gesto ingiustificabile che non c’entra con l’amore.

Inoltre il femminicio  è un fenomeno complesso e sarebbe sbagliato ridurlo a un momento di rabbia. È necessaria dunqueuna vera rivoluzione civile o quantomeno culturale. Come negli anni Novanta si è dovuto lottare contro “cattive abitudini” della società, così oggi bisogna estirpare l’idea che la donna sia inferiore rispetto all’uomo.

A proposito di “rivoluzione culturale”, ti capita spesso di ascoltare proverbi o barzellette oltraggiose nei confronti delle donne, ad esempio “chi dice donna dice danno”?

Sì, mi è capitato. Non cedo che affermazioni di questo genere siano divertenti!

Che tipo di reazione scatenano in te?

Mi infastidiscono e rafforzano in me l’idea di vivere in una società maschilista che pregiudica la crescita e lo sviluppo del mondo femminile.

Credi che il linguaggio possa tramandare stereotipi e pregiudizio di cui le donne sono vittima?

Assolutamente sì! Analisi statistiche rilevano che i corsi di studio nelle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono scelte prevalentemente da individui di genere maschile. Come stupirci? Viviamo ancora in una società in cui i bambini giocano con le costruzioni, i puzzle e oggetti che mirano a  allo sviluppo delle aree logico matematiche, mentre le bambine giocano con le bambole e oggetti tipicamente casalinghi, per far crescere il loro il desiderio di accudimento e cura.

L’Art. 29 della Costituzione stabilisce l’uguaglianza morale e giuridica dei coniugi. Secondo te, nelle famiglie italiane l’Art. 29 trova reale applicazione? Al tal proposito ti chiedo se hai mai notato tra i tuoi nonni o tra i tuo genitori un rapporto di disparità?

No, la mia famiglia è sempre stata per l’uguaglianza. Tra i miei nonni e i miei genitori non ho mai notato alcuna disparità.

Pensi che sia così per tutti e ovunque?

Purtroppo non è così. L’uguaglianza tra i coniugi non è ancora stata raggiunta in tutte le famiglie e in tutto il mondo. Purtroppo non è una questione famigliare o legislativa ma culturale. Nessuna legge potrà imporre una cambiamento repentino nelle relazioni umane.

La tua famiglia ci fa ben sperare, ma come hai giustamente detto non è così per tutti e in tutto il mondo. Cosa consiglieresti ad un tuo/a amico/a vittima di questo tipo di violenza?

Consiglierei di denunciare il fatto alle autorità competenti perché non si deve stare zitti contro nessun tipo di violenza!

Come ti immagini nel futuro?

Spero di essere una donna indipendente e di poter provvedere alle necessità dei miei figli. Sono sicura però che mi impegnerò per trasmettere loro ideali e valori di libertà e uguaglianza, e li inviterò impegnarsi contro ogni forma di prevaricazione”.

Grazie a tutti per aver partecipato con entusiasmo a questo progetto!

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