L’Istituto Marcelline Tommaseo presenta Istituto Comprensivo e scuole superiori: Liceo Linguistico, Scientifico, Classico e Tecnico Economico per il Turismo

SI PUÒ ESSERE OTTIMISTI? Se lo è chiesto Luisa Rizzi (4^ lingue)

 

“Imagine all the people, living life in peace”, un mondo senza problemi, spensierato, libero; così cantava John Lennon nel 1971, nel suo brano diventato inno alla speranza. Lui, che può essere considerato il sognatore per eccellenza, invitava le masse alla gioia, al sogno. Ma oggi, a distanza di quasi cinquant’anni dall’uscita della canzone simbolo dell'utopia, è ancora possibile tutto questo? Guardare al mondo in modo speranzoso è tutt’ora una possibilità?
Telegiornali, quotidiani, stazioni radio non mancano di ricordarci quotidianamente quanto la realtà sia brutale. Odio, guerre, terrorismo, crisi economiche, malattie, carestie, povertà sono solamente alcuni dei grandi problemi di cui ogni giorno sentiamo discutere e dibattere. E vogliamo poi parlare del modo in cui stiamo distruggendo il nostro pianeta? Aria sempre più inquinata, quasi impossibile da respirare,
mari, oceani, laghi invasi da material i plastici che portano alla deturpazione dei fondali e allo squilibrio
dell ’e cosistema marino, disboscamenti; questo è quello che stiamo facendo al nostro pianeta, a noi stessi e a chi verrà dopo.
Ora, ognuno di noi si trova di fronte a un bivio: accettare il presente così com’è senza contribuire né al suo declino né al suo miglioramento o proseguire a sperare che la realtà migliori e agire di conseguenza.
Lasciare che i problemi intorno a noi non ci coinvolgano è, per certi versi più conveniente: non si rischiano delusioni, dolori o sogni infranti.
Guardare il mondo in modo pessimista offre in qualche modo un’esistenza più spensierata: la vita e le situazioni che si presentano in essa sono così perché così devono essere e l’unica risposta a queste è accettarle nel modo in cui si presentano.
Gli ottimisti, al contrario, sono dei sognatori, il loro auspicio di miglioramento di una situazione sarà sempre preponderante rispetto alle difficoltà della situazione stessa. 
É proprio questa la sostanziale differenza tra i due modi di pensare, di porsi nei confronti della realtà e di percepire il mondo: i pessimisti si sentono impotenti nell’affrontare determinate situazioni, gli ottimisti sperano, sognano, agiscono.
E allora, si può essere ottimisti nella società odierna? No… si deve!

Grazie alla redazione di QRCode 

SI PUO'  ESSERE ANCORA OTTIMISTI NEL MONDO IN CUI VIVIAMO?, PAGG.12 - 13, QRCODE ANNO XIV N.2 FEBBRAIO 2019




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