L’Istituto Marcelline Tommaseo presenta Istituto Comprensivo e scuole superiori: Liceo Linguistico, Scientifico, Classico e Tecnico Economico per il Turismo

Soggiorno in Cina organizzato dall'Istituto Confucio per la Preside dell’ITET

Dal 15 al 22 ottobre 2015 l’Istituto Confucio ha organizzato una visita della propria sede centrale Hanban e di alcune scuole di eccellenza in Pechino e Shanghai per una delegazione di Ispettori MIUR e di presidi, alla quale ha preso parte anche la nostra Preside dell’ITET Gabriella Ceci, rappresentando l’Istituto di Cultura e Lingue Marcelline.

Di seguito le sue parole in merito a questa interessante esperienza.

La visita è stata di estremo interesse sin dall’inizio: sono rimasta molto colpita dalla sede Centrale dell’Istituto Confucio di Hanban, dalle molteplici attività dell’organizzazione che ci sono state ampiamente illustrate e anche dalle esposizioni di altissima qualità in mostra nei locali.

Nella cerimonia inaugurale, il Dott. Wang Luxin, vicepresidente dell’Università di Lingue e Culture di Pechino, partner dell’Università Cattolica di Milano, ha affermato come in Cina “il macrobiettivo dello sviluppo culturale sia portare benessere a tutti”, il che ci fa già intuire ciò che constateremo nei giorni successivi, e cioè che moltissimo è investito nella scuola, sia da parte del governo, sia da parte di privati.

Le scuole che abbiamo visitato hanno grandi strutture moderne (tipo campus universitari americani) e sono dotate di impianti, aule e strumenti tecnologici all’avanguardia, che lasciano comprendere come la scuola cresca seguendo l’evoluzione della società. A questo riguardo, sono rimasta particolarmente colpita dagli Istituti tecnici e professionali che sono strutturati in modo da poter permettere un apprendimento in contesto di simulazione estremamente reale ( vedi cabine di aereo, servizi di ristorazione o ufficio marketing), che rispecchiano una metodologia dove pratica e teoria risultano completamente integrate. Anche gli orari delle lezioni tengono conto dei livelli massimi di attenzione degli alunni secondo gli studi più recenti: unità didattiche di 40-45 minuti al massimo, seguiti da 10 minuti di pausa.

Altro argomento che mi ha colpito positivamente e sul quale ritengo occorra riflettere, è la motivazione degli studenti. Gli alunni vengono scelti dalle scuole in base all’orientamento personale, e hanno un’altissima motivazione a raggiungere valutazioni alte che permettano loro di frequentare università cinesi ed americane, tanto che abbiamo visitato la scuola New Oriental and Technology Group di Pechino, scuola quotata in Borsa, che offre un servizio di insegnamento personalizzato con l’obiettivo preciso di garantire il superamento di esami di ammissione e di ottenere risultati eccellenti.

Oltre alle visite alle istituzioni scolastiche ci è stata inoltre offerta una varietà di visite culturali guidate e accompagnate da alcuni studenti universitari che hanno mostrato una ottima preparazione e   una seria professionalità, a riprova della bontà del sistema educativo.

In conclusione, grazie alla partecipazione a questo evento, sono ancor più convinta della scelta della lingua cinese come seconda lingua straniera curricolare nell’Istituto tecnico economico, indirizzo turismo. Vedo inoltre la concreta possibilità di potenziamento dello studio della lingua e della cultura cinese grazie alla collaborazione dell’Istituto Confucio di Milano, sia nella creazione di una nuova Aula Confucio, sia nella possibilità di gemellaggio e scambio con le scuole di Pechino e Shanghai a noi affini.

Gabriella Ceci