METODOLOGIE

E PROGETTI

Come in molte scuole italiane, anche nel nostro Istituto negli anni scorsi si è attivato un percorso di rinnovamento metodologico – da  una didattica per conoscenze ad una  didattica per competenze – che ci ha spinti ad integrare i metodi tradizionali dell’apprendimento con mezzi può consoni al nostro tempo. Tuttavia, l’approfondimento di un approccio sostenibile al conoscere attraverso il progetto “Grow the world” e la costruzione di un modello di scuola pienamente sostenibile stanno ulteriormente spingendo la nostra ricerca metodologica a sperimentare modalità che rendano lo studente sempre più protagonista attivo, favorendo nell’apprendimento la sua crescita  personale e sociale. I metodi che illustreremo di seguito, opportunamente applicati nelle diverse fasce d’età, sono  proposti dalle avanguardie educative scaturite dalle ricerche di INDIRE e  da altri enti internazionali.

PRATICHE DIDATTICHE NELLO STUDIO DEL LATINO

Anche nell’affrontare le lingue antiche l’istituto da anni mette in atto strategie e pratiche didattiche innovative che svincolano l’apprendimento di queste discipline da una eccellente pregressa predisposizione allo studio e che contribuiscono alla formazione e al consolidamento di un efficace metodo di studio (questo nell’ottica di una scuola sostenibile che non può e non deve riservare conoscenze preziose a livello culturale e umano ad una élite intellettuale, né lasciare che chi ha facilità nell’apprendere possa limitarsi ad un apprendimento meccanico e immediato, ma povero di senso).

Questi i criteri prevalenti:

• Fondare le conoscenze sul ragionamento prima che sulla memorizzazione in un processo che focalizzi l’attenzione anzitutto sulla funzione delle singole strutture prima ancora che sulla realizzazione. Questo si realizza mediante la costruzione della lezione in modo laboratoriale e partecipativo, in un continuo feedback docente-discente e sulla costruzione di mappe e schemi in gruppo e/o a livello individuale

• Utilizzare i criteri della didattica breve (collegando elementi di morfologia e sintassi, costruendo schemi che impostino una solida categorialità linguistica)

• Procedere alla fondazione di nuove conoscenze a partire dal dato conoscitivo e/o esperienziale già acquisito, in un processo dal concreto all’astratto o dal noto all’ignoto (ad esempio in ottica contrastiva nel passaggio da lingue moderne ad antiche per acquisire strutture o categorie linguistiche)

• Puntare all’apprendimento linguistico attraverso il lessico e la civiltà suggerendo anche modalità innovative di mnemotecnica (flashcards), particolarmente mediante l’elaborazione di artefatti che stimolando la creatività e aggiungendo gratificazione aggiungono concretezza ad una processazione per definizione astratta

• Utilizzare modalità laboratoriali per l’apprendimento della tecnica di traduzione (anche a piccoli gruppi simile al Building Thinking Classrooms)

• Realizzare approfondimenti relativi a temi di interesse culturale e pluridisciplinare legati alla contemporaneità mediante il supporto culturale della letteratura antica, anche con la costruzione di gruppi di lavoro interclasse, che confluiscano in artefatti anche multimediali (ultime realizzazioni mostra sul tema del progresso scientifico e tecnologico)

• Promuovere la capacità di ricerca individuale mediante la realizzazione di presentazioni anche multimediali che passino dall’analisi dell’antico al confronto con il moderno e contemporaneo.

Attivita’ esterne

Partecipazione alla Certificazione della Lingua Latina (finalizzata, oltre che ad avere un riconoscimento delle competenze specifiche della disciplina, a confrontarsi con la modalità di verifica tramite test strutturati tipica dell’ambiente universitario).

Partecipazione a spettacoli di teatro antico (vedi Kerkis: www.kerkis.net).

SPERIMENTAZIONI DIDATTICHE - MATEMATICA E FISICA

In particolare nelle attività di sperimentazione di Matematica-Fisica della Flipped Classroom condotte finora nelle nostre classi sono stati  utilizzati i MOOC (Massive-Online-Open-Courses) del Politecnico di Milano con con duplice scopo:

• Creativo-Sociale: nella realizzazione di video didattici su argomenti di matematica/fisica

• Metodo di Studio: nella realizzazione strutturata di schemi-mappe concettuali.

Nell’ambito della sperimentazione-ricerca della didattica innovativa della matematica  il Tommaseo propone inoltre:

• la  partecipazione di tutte le classi della scuola superiore al corso pomeridiano “Che Dimostrazione” organizzato dal Laboratorio EFFEDIESSE del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano.
Le ricerche nella didattica della matematica infatti evidenziano l’urgenza di promuovere attività idonee a sviluppare le capacità di argomentazione, partendo dall’educazione all’abitudine di verbalizzare  ragionamenti-procedimenti matematici.

• la partecipazione, oltre alle consuete  gare individuali di matematica-fisica (Olimpiadi, Pristem, Kangourou), anche alle gare del Rally Matematico, http://armt-milano.webnode.it/, come occasione di vedersi coinvolti in un gioco di classe, in cui sviluppare le capacità argomentative oltre a quelle di lavoro in team.

BUILDING THINKING CLASSROOMS

Sviluppato in Canada da Peter Lijlidahl  è un modo di apprendere  in classe che prevede la collaborazione tra gli studenti organizzati in piccoli gruppi casuali che lavorano sulla risoluzione di problemi  proposti verbalmente dall’insegnante. Ogni gruppo utilizza un supporto verticale non permanente (foglio elettrostatico cancellabile o lavagna oppure finestra) e un marker. L’insegnante si inserisce opportunamente nel processo di risoluzione solo ponendo delle domande-stimolo.

ICT LAB

Con la sigla «ICT Lab» si intendono le attività che ruotano attorno a tre temi tecnologici così definibili: Artigianato digitale, Coding, Physical computing.

La nostra scuola non si occupa di artigianato digitale, ma sviluppa il Coding e il Physical computing. Sono definite «coding» tutte le attività volte all’acquisizione del pensiero computazionale, fino alla capacità di “dominare” la macchina istruendola a “fare cose” anziché ricorrere ad altre già create e disponibili. Per «Physical computing» si intende la possibilità di creare oggetti programmabili che interagiscono con la realtà; il campo di applicazione più noto è quello della robotica. In particolare questo avviene attraverso lo sviluppo delle S.T.E.M, (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica)

FLIPPED CLASSROOM

E’ nata in ambiente universitario ed è  una metodologia che prevede un “capovolgimento” dell’organizzazione didattica.  Anziché introdurre i concetti base in classe e poi assegnare l’esercizio come compito a casa, gli studenti compiono un primo approccio autonomo all’argomento a casa, anche attraverso la visione  di video didattici assegnati dall’insegnante, mentre al rientro in classe  svolgono attività strutturate di chiarimento-discussione-applicazione dei contenuti acquisiti individualmente (Bergmann & Sams, 2012). Questo cambio di paradigma dell’organizzazione didattica favorisce la centralità dello studente nel processo di apprendimento promuovendo la sua capacità di mettersi in gioco, di collaborare con i compagni in maniera responsabile-costruttiva-inclusiva.

Nell’ambito di questa metodologia Il Tommaseo partecipa, insieme ad  insegnanti di altre  scuole superiori, al progetto di ricerca e sperimentazione “Flipped Math” del Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano (i cui risultati sono stati presentati al Convegno Nazionale della Didattica della Matematica, Castel San Pietro Terme 2017).

SERVICE LEARNING

Dall’anno scolastico 2016/17 la scuola  è parte della rete istituita nella regione Lombardia.

Il Service-Learning si propone come approccio pedagogico “oltre l’aula” indicato per rispondere a due esigenze: essere una scuola che promuova competenze e, allo stesso tempo, educare alla responsabilità sociale e alla cittadinanza attiva.

Gli studenti diventano protagonisti del proprio apprendimento e capaci di dare senso a quanto la scuola propone loro.

Gli elementi essenziali del service-learning sono:

–  la reciprocità in quanto il service-learning apporta benefici sia agli studenti che alla comunità;

– l’impegno perché il servizio stimola il pensiero critico degli studenti, promuovendo il senso di responsabilità e la partecipazione attiva;

– la riflessione, che è ciò che trasforma le esperienze in apprendimento.

CAMBRIDGE

Dall’ anno scolastico 2018/19 la nostra scuola è stata riconosciuta come CENTRO INTERNAZIONALE CAMBRIDGE da parte della University of Cambridge International Examinations e pertanto è sede autorizzata per la preparazione e il conseguimento delle certificazioni internazionali Checkpoint One Checkpoint Secondary 1.

Le certificazioni Checkpoint One Checkpoint Secondary 1 offrono ai nostri percorsi scolastici:

  • una connotazione internazionale consentendo ai bambini e ai ragazzi di conseguire competenze linguistiche eccellenti e capacità di veicolare in lingua inglese vari ambiti culturali.
  • una prospettiva internazionale rendendoci parte di una comunità di 140 paesi del mondo in cui tale titolo può essere conseguito.

 

CLIL

Clil (Content and Language Integrated Learning), è l’apprendimento integrato di contenuti disciplinari veicolati in lingua straniera.

La nostra esperienza CLIL, graduale e curricolare, è progettata in ampi moduli in lingua straniera che operano un approfondimento contenutistico di alcuni macro-argomenti, per integrare prevalentemente i programmi didattici disciplinari di Storia, Storia dell’Arte e Scienze Naturali.

Il senso del nostro percorso può essere sintetizzato in 4 componenti (content, communication, cognition, culture/citizenship):

• attenzione ai contenuti: non si tratta di trasmettere contenuti secondo modalità tradizionali scolastiche, piuttosto di veicolarli attraverso metodologie che promuovano l’acquisizione di abilità e competenze disciplinari e sviluppino l’auto-apprendimento.

• aspetto comunicativo: il linguaggio è appreso attraverso materiali autentici, in situazioni reali, complementare alle situazioni più strutturate tipiche delle lezioni tradizionali di lingua straniera. Offre l’opportunità di sviluppare una più ampia gamma di abilità, strategie e competenze comunicative.

• valore formativo-educativo: le attività predisposte costituiscono una sfida cognitiva, qualsiasi sia il livello di competenza, perchè richiedono lo sviluppo di abilità cognitive, unitamente ad abilità linguistiche, promuovendo la crescita della persona.

• prospettiva pluriculturale: offre agli studenti l’opportunità di confrontarsi con altri contesti culturali di cui studiano la lingua, e quindi di maturare atteggiamenti di comprensione e apertura a culture differenti dalla propria.

TEATRO

Il teatro è uno strumento educativo straordinario: esso permette di rivelare note di carattere e doti originali di ciascuno ed è spazio di trasmissione visiva e percettiva di cultura e di traduzione immediata di valori umani e spirituali.

Fare teatro, con tutti i suoi presupposti conoscitivi ed esperienziali, significa:

• suscitare dimensioni dell’apprendere altamente specializzate e tra di loro connesse;

• prendere coscienza del corpo e della voce, comprendere ed approfondire la percezione, il movimento, la memoria, lo studio nel “vivo” dei codici e dei comportamenti della comunicazione umana, sperimentare lo spazio, le tecniche, lo sviluppo della composizione drammatica, verificando come questi elementi  si intrecciano alle materie curricolari rivelandone prospettive più ampie e meglio definite;

• coinvolgere insegnanti e ragazzi con diversi ruolo e responsabilità all’interno del rapporto educativo;

• rinnovare la didattica della scuola intorno ai temi contemporanei della cura dell’ambiente e dell’uomo.

In collaborazione con Antonella Astolfi, docente di Educazione Vocale presso la Scuola del Piccolo Teatro a Milano e l’Accademia Teatro Dimitri a Verscio (Svizzera), l’Istituto pensa in modo approfondito e stabile i presupposti didattici e organizzativi per una viva cultura teatrale; a tal fine sono organizzati laboratori esperienziali formativi sia per gli insegnanti che per gli studenti.

L’esperienza teatrale entra così in scena tra gli attori principali del cambiamento della didattica della scuola, come strumento metodologico di insegnamento e di apprendimento nella trasmissione del sapere e di acquisizione di capacità di riflessione e di speculazione sulle complessità del sé e del mondo.

AULE LABORATORIO DISCIPLINARE

In questa metodologia le aule sono assegnate in funzione delle discipline che vi si insegneranno per cui possono essere riprogettate e allestite con un setting funzionale alle specificità della disciplina stessa. Il docente non ha più a disposizione un ambiente indifferenziato da condividere con i colleghi di altre materie, ma può adeguarlo a una didattica attiva di tipo laboratoriale.

TEAL

Il «TEAL» (Technology Enhanced Active Learning) è una metodologia didattica che vede unite lezione frontale, simulazioni e attività laboratoriali su computer per un’esperienza di apprendimento ricca e basata sulla collaborazione. Per favorire l’istruzione tra pari, vengono costituiti  gruppi formati da componenti con diversi livelli di competenze e di conoscenze. Il docente introduce l’argomento con domande, esercizi e rappresentazioni grafiche, poi ogni gruppo lavora in maniera collaborativa e attiva con l’ausilio di un device per raccogliere informazioni e dati o effettuare verifiche.

DENTRO/FUORI LA SCUOLA

«Dentro/fuori» non si riferisce a un modello specifico, ma si esplica in una serie di declinazioni riconducibili ad un’idea di scuola che:

• si pone come centro di aggregazione sociale offrendo occasioni formative orientate all’inclusione e allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva;

• ripensa gli spazi e l’organizzazione della didattica per attività extracurricolari ed extrascolastiche che coinvolgono la comunità e il territorio di riferimento;

• promuove processi di coprogettazione con gli attori del territorio;

• diventa luogo di incontro tra sapere formale e informale, sperimentando percorsi di destrutturazione del curricolo e progettando attività interdisciplinari;

• introduce percorsi di didattica laboratoriale in cui gli studenti sperimentano esperienze di apprendimento in contesti reali;

• valorizza in termini di ‘cultura educativa’ competenze, conoscenze e interessi che studenti e insegnanti portano in classe da fuori.

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